La
parola di oggi è “rifiuti”.
Rifiuti (da wikipedia)
I rifiuti sono
materiali di scarto o avanzo di svariate attività
umane.
Esempi tipici ne sono i rifiuti
solidi urbani,
le acque
reflue (contenenti rifiuti
corporei),
il deflusso
superficiale della pioggia in idrologia e
in particolare nei sistemi di drenaggio
urbano,
i rifiuti
radioattivi e
altri.
E'
proprio vero che le cose non succedono a caso.
Ci
sono momenti in cui si concentrano notizie e informazioni riferite ad
uno stesso argomento. Per me in questo periodo è “i rifiuti e/o
smaltimento dei rifiuti e/o spreco”.
La
scorsa settimana, lunedì, per un caso sporadico sono andata a
riempire due bottiglie di acqua alle fontane Comunali. Avevo giusto
un paio di bottiglie in vetro da riempire.
Ma
durante il tragitto di ritorno a casa, mio figlio
(sveglio,avanti,furbo e intelligente) mi ha chiesto: “ma mamma
questa acqua è gratis. Perchè?”. Eh io per qualche secondo sono
rimasta li con la faccia da ebete. Eh perchè?
Dopo
avergli spiegato un qualcosa di contorto e aggirando la domanda gli
ho risposto: “beh se ti piace venire a prendere l'acqua lo faremo
anche domani!” e lui “bene così risparmiamo!”. La questione
era chiusa li.
La
scorsa settimana, questa volta di giovedì, stavo preparando i
rifiuti che passano a ritirare: plastica, carta e vetro. Una volta
pronti li ho guardati intensamente.
Ma
voi da dove venite? Perchè siete qui a casa mia e mi fate pure
lavorare?
Ma
quando io compro una bottiglia di acqua, se l'acqua è teoricamente
“gratis”, per cosa pago? Anche l'acqua che al supermercato costa
meno, cosa pago di quell'acqua?
La
risposta non è difficile ma è inquietante quando ci si accorge, si
realizza, si guarda con occhi da bambino: l'imballo, noi paghiamo
l'imballo! Solo quello!
Paghiamo
chi produce quella bottiglia di plastica. Talvolta si paga di più
perchè la bottiglia è “più bella” e magari è con i disegni, i
colori che attraggono il compratore.
La
risposta non è difficile: spreco.
Tutti
quei rifiuti che io stavo osservando erano soltanto imballi.
Quando
si acquista un prodotto nella realtà quanto pago il prodotto “puro”?
Quando
vado dal fruttivendolo io pago: un kilo di pomodori o carote o
sedano, non pago l'imballo (anche li noi utilizziamo le borse e/o
cassette che ci portiamo da casa), perciò li non avrò un sacchetto
o vaschetta in plastica che sarà poi da smaltire.
Quando
vado in polleria o macelleria io pago il pollo o la carne “pura”
e vengono incartati in fogli di carta biodegradabile (minimo
imballo).
Quando
si va al supermercato i prodotti sono in sacchetti, in vaschette,
avvolti in pellicole, in lattine, in vasetti, in plastica,
polistirolo, ecc.
Per
caso lavoro da quasi tre anni nel settore alimentare (proprio
nell'ufficio qualità) e guarda un po', in quelle confezioni si
trovano sempre i conservanti (compreso lo zucchero=veleno).
Già
perchè pensiamo alla frutta o alla verdura.
Come
può una insalata gentile durare 15 giorni? Non può.
Come
possono delle pesche durare anni in lattina? Non possono.
Come
può un tonno durare anni? Non può.
Come
possono essere freschi dei pomodori in scatola durare anni? Non
possono.
Come
possono essere “buone” le brioschine o i biscotti confezionati
dove se si legge l'etichetta sono quasi tutti conservanti e sigle che
la gente non conosce!
Ecco
giocano anche su questo: la gente non sa cosa sono tutte quelle sigle
scritte negli ingredienti. Attivano lavorazioni e “protezioni”
artificiali per farli durare e riuscire a vendere. Si perchè il
mercato deve riuscire a vendere. E la salute dove la mettiamo?(ma
questo per me è un discorso ancora più ampio e delicato).
Ma
io OGGI SO. E talvolta mi capita di entrare in un supermercato e
uscire senza aver acquistato nulla. E talvolta (ormai spesso) mi
capita di entrare in internet su siti come Ideegreen oppure
Viveresenzasupermercato, oppure Autoproduciamo, oppure ricerco GAS
(Gruppi di Acquisto Solidale) dove scopro che esiste anche nel mio
Villaggio!
E
cerco e studio come evitare tanto spreco e tanto denaro.
Sempre
per caso la settimana scorsa ho avuto anche il controllo con il
“capo” (io lo chiamo così il mio oncologo). Tutto bene tranne
che devo dimagrire. Beh in effetti nell'ultimo periodo mi ero
concessa tante belle schifezze, confezionate, grasse, dannose.
E
anche per questo ho fatto ricerche collegate sempre ai rifiuti,
perchè i cibi sono collegati ai rifiuti che lo vogliamo o no
(dott.Berrino for president!).
Oltretutto,
sempre settimana scorsa ho finito di leggere un libro intitolato
“Made in Italy” che trasportava quanto ho detto sopra nel settore
dei vestiti (quindi sfruttamento,etichette fasulle,marche,ecc.)
(libro imprestato casualmente da una amica).
Finito
quello ho letto Tiziano Terzani “Lettere contro la Guerra” e
sempre casualmente in una lettera dall'Himalaya si legge: “Le
montagne sono sempre generose. Mi regalano albe e tramonti
irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo
rendono ancora più vivo. L'esistenza qui è semplicissima. Scrivo
seduto sul pavimento di legno, un pannello solare alimenta il mio
piccolo computer; uso l'acqua di una sorgente a cui si abbeverano gli
animali del bosco-a volte anche un leopardo-, faccio cuocere riso e
verdure su una bombola a gas, attento a non buttar via il fiammifero
usato. Qui tutto è all'osso, non ci sono sprechi e presto si impara
a ridare valore ad ogni piccola cosa. La semplicità è un enorme
aiuto nel fare ordine.
A
volte mi chiedo se il senso di frustazione, d'impotenza che molti,
specie fra i giovani, hanno dinanzi al mondo moderno è dovuto al
fatto che esso appare loro così complicato, così difficile da
capire che la sola reazione possibile è crederlo il mondo di qualcun
altro: un mondo in cui non si può mettere le mani, un mondo che non
si può cambiare. Ma non è così: il mondo è di tutti.”
L'ho
sempre detto a mio marito che io dentro sono una “montagnina”.
Dovevo nascere e vivere in montagna anche per il silenzio a me tanto
caro. Chissà se un giorno riuscirò ad arrivare in Himalaya.
La
scorsa settimana ne sono successe di cose. E domani è di nuovo
giovedì e appena sarà il momento spero che il livello dei miei
rifiuti sia diminuito. Sarà per me un piccolo traguardo.
Meditiamo.
Le cose non accadano mai per caso.
Tutto
questo secondo me. Frensi

Commenti
Posta un commento