Parola di oggi "solone"

La parola di oggi è “solone”.


Solóne (gr. Σόλων, lat. Solo -onis). - Legislatore ateniese (n. 640-30 a. C. - m. 560circa), figlio di Execestide, di famiglia nobile. Si narra che, ancor giovane, abbia con un'elegia stimolato gli Ateniesi a riprendere ai Megaresi l'isola di Salamina. Eletto arconte (594-93) ebbe l'incarico di redigere un codice di leggi. Provvedimento preliminare di S. fu la σεισάχϑεια ("scotimento dei pesi") con cui egli abolì le ipoteche sulla persona evitando in tal modo la servitù per debiti cui andavano incontro, impoverendosi, i piccoli proprietarî. Inoltre introdusse un ordinamento statale basato sul censo così che oneri e diritti fossero proporzionati alla capacità finanziaria dei cittadini: promosse cioè un governo timocratico (τιμή "censo").

Si ok.... sicuramente fu quello scritto sopra.
Quando sento o ricordo la parola “solone” rido.... mi viene solo da ridere di cuore perchè a me ricorda la scuola, non per le lezioni o i professori o la “Storia” ! No assolutamente.
Mi ricorda un'amica con la quale mi sono divertita tantissimo alle superiori.
Ogni mattina ore 7,15 riunione obbligatoria e improrogabile al Bar Parco (zona Viale Venezia).
Colazione e fase “studio”. “Hai fatto i compiti?” “Hai studiato?” “Fammi copiare questo e quello..ecc.”. Insomma per noi era una riunione per prepararsi ad entrare a scuola. Avevamo ben 45 minuti per confrontarci, per studiare e soprattutto per decidere se entrare a scuola oppure andare in città a farci un giro!
Quella mattina avevamo deciso di entrare ma come solito eravamo al limite delle otto, quindi di corsa prendiamo tutti i libri, ricomponiamo lo zaino e a braccetto ci incamminiamo verso la scuola a passo veloce. Mentre stiamo attraversando la strada la mia amica mi guarda seria e dice: “cavoli che solone oggi!”. Ci guardiamo e ci giriamo verso quella meravigliosa palla di fuoco che sembrava guardarci. Ci ri-guardiamo. Credo sia stata la giornata in cui abbiamo riso di più. Non riuscivamo a fermarci tanto che un paio di professori quasi ci portano in presidenza.
Ricordo con tanta dolcezza quel giorno. Ricordo anche quel sole gigante e bello che illuminava tantissimo, nonostante fossimo in pieno inverno.
A sedici anni avevo anche io un sole gigante dentro ma ricordo che per quanti sforzi io facessi, il mio rimaneva sempre, ogni giorno, un po' impolverato, macchiato e soprattutto crepato. E sempre, ogni giorno, tentavo di pulirlo, tentavo di difenderlo dagli attacchi esterni, tentavo di difenderlo dalle interferenze esterne a me. Ma mi sbagliavo di grosso sempre, ogni giorno.
Il mio sole dovevo imporlo a voce grossa anziché lasciarlo in mani ad altre persone. Altrimenti sarebbe stato il sole di qualcun'altro e non il mio. Quanta fatica e quanta confusione. Soprattutto a quelle età “strane”. Soprattutto quando si prende coscienza di questa cosa.
E poi un giorno il sole esplode, si esplode. Non importa in quale maniera si esplode. Ognuno di noi può avere la sua esplosione: chi non mangia più, chi mangia troppo, chi ha l'ansia e chi si impasticca, chi è depresso, chi è schizofrenico, chi piange e chi si arrabbia, chi è nervoso, chi cattivo.
C'è anche chi si ammala. Come è successo a me. Il mio sole è esploso di brutto.
Ma ora, dopo un anno e mezza, ho ricomposto tutti i miei pezzi e ora il mio sole è pulito, limpido e talmente lucido che ogni cosa mi scivola addosso e non c'è più confusione. Tante persone tentano ancora di mandarmi in confusione ma non è più così, non ci riusciranno più.
L'unica cosa che posso dire a gran voce è che non si deve arrivare al punto di esplodere.
SI PUO' se si è a conoscenza di certe cose.
Amarsi, amarsi e non curarsi d'altro. Perchè nel momento in cui ci si ama tutto il resto è semplice, è vero, è puro. Inoltre ho scoperto che OGNI EVENTO SPIACEVOLE CONDUCE SEMPRE E COMUNQUE AD UN RISULTATO POSITIVO. Ecco questo dobbiamo pensare sempre, ogni giorno.
Buon “solone” a tutti.

Tutto questo secondo me. Frensi.













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