La
parola di oggi è “sospiro”.
sospiro
1 Inspirazione
ed espirazione profonda: tirare
un s. di sollievo
- 2 fig. Ciò che fa sospirare perché desiderato o rimpianto
- 3 estens. Respiro || dare, mandare l'ultimo s., morire
- 4 Tipo di pasta dolce, molto leggera e spesso ricoperta di cioccolato
- • accr. sospirone
Ultimamente
non guardo la televisione. Un po' perchè sono impegnata e un po'
perchè non mi interessa “perdere tempo davanti alla tv”. Ma
stasera mi ritrovo stranamente sul divano, a riposare o meglio a
fermarmi proprio fisicamente. Capisco che a volte sono obbligata a
fermarmi anche se la mia mente i miei pensieri corrono e vanno avanti
e non riesco a bloccarli.
Mi
trovo veramente in un momento di completo rilassamento ed
improvvisamente mi viene dal profondo un sospiro gigante, rumoroso,
pieno di sentimento.
Mi
spavento. Mi viene quasi da piangere.
Come
mai questo sospiro? Quasi nostalgico. Pieno di desiderio o rimpianto
quasi palpabile. Pieno di rimpianto e voglia di tornare indietro nel
tempo ma anche pieno di desiderio di futuro, di fare, di vivere, di
amare.
E
allora penso “probabilmente sono proprio stanca che il mio fisico
in qualche modo deve “espellere” questa stanchezza e avrà deciso
di farlo attraverso un sospiro”. Ma mi viene anche da pensare
“forse è meglio che mi fermo un po' e tolgo dalle spalle uno
“zaino” così pesante e che chissà se mi appartiene o appartiene
a qualcun altro e invece lo porto io”.
I
miei pensieri e la mia ricerca di motivazione non si fermano, anche
se mi impongo non si fermano!
Ogni
tanto bisognerebbe davvero fermarsi, togliere lo zaino (il fardello)
dalle spalle e APRIRLO. Guardare cosa c'è dentro.
Tirare
fuori una cosa alla volta. Bella o brutta che sia e guardarla
davvero. Diventarne consapevole e magari lasciarla in disparte per un
po' e nel frattempo guardare le altre.
E
continuare a tirar fuori finchè lo zaino diventa leggero.
Fino
ad arrivare ad avere l'illusione di poterlo rimettere sulle spalle e
proseguire con “leggerezza”.
In
realtà è VUOTO ed è solo un'illusione la leggerezza. Perchè
quelle cose “guardate” sono la dietro che a loro volta ti
guardano. E con timidezza capisci che non puoi esserne indifferente.
Fanno
parte di te, sono te.
Allora
che fare?
Alcune
persone hanno un fardello così pesante, così pieno di cose pesanti
e vengono schiacciate e così sono inconsapevoli di ciò che hanno
nello zaino. Sospirano, come ho fatto io ma molto più spesso, si
stressano e hanno l'ansia senza sapere o avere un vero motivo.
Oggi
quel “bisogna accettare tutto dalla vita” mi è più prezioso che
mai. Perchè è proprio con l'accettazione che si ha poi il libero
arbitrio per scegliere.
Si
sceglie di guardare davvero oppure di mettere la testa sotto la
sabbia e non aprirlo mai quello zaino. Ad esempio se una cosa è
successa non si può far finta che non sia successa. Ma bisogna
“prenderla dallo zaino” e accettarla e poi rimetterla nello
zaino. Sarà più leggera perchè accettata. E così non c'è bisogno
di buttare via o distruggere niente.
In
occasione della prima confessione di mio figlio ho sentito queste
parole “il Signore ci da sempre la possibilità di scegliere”. Al
momento ho arricciato un pò la faccia.
Quando
ho scoperto di avere il cancro non avevo la possibilità di scegliere
se tenerlo oppure no! (magari l'avessi avuta).
Quando
però ho realizzato di averlo sul serio, le cose sono cambiate. Ho
potuto scegliere ad esempio se piangermi addosso oppure no. Ho potuto
scegliere se nascondermi oppure stare con la mia malattia alla “luce
del sole”. Ho potuto scegliere se farmi distruggere dalle cure
oppure sfidarle senza fermarmi fisicamente, mai.
Insomma
ho scelto tante cose in quel momento e alla fine non ero vittima del
cancro ma camminavo accanto a lui.
Dall'altra
parte però c'era il Signore e allora si in quel momento ho tolto
l'arricciatura dalla faccia, si perchè ho potuto scegliere, sono
riuscita ad accettare di avere il cancro.
Risultato:
ma cosa era il mio sospiro?
Forse
voglia di tornare indietro a prima della malattia?
Forse
desiderio di aver già realizzato i miei progetti? O forse rimpianti?
Forse
la necessità di fermarmi e appoggiare un attimo lo zaino? Nostalgia?
Forse
tutte queste cose. Ma certamente io lo zaino l'ho tolto e guardato
davvero un po' di tempo fa. Ed è pieno si ma con “leggerezza”.
Buona
vita amici!
Tutto
questo secondo me. Frensi

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