Parola di oggi "rispetto"


La parola di oggi è “rispetto”

rispetto

1. sentimento di deferenza e di stima nei confronti di una persona ritenuta degna: nutrire, provare rispetto per qualcuno; incutere, ispirare rispetto; parlare col dovuto rispetto; salutare con rispetto, manifestando esteriormente la propria deferenza; i miei rispetti, formula che esprime un saluto ossequioso | (lett.) ritegno, riserbo: ad abbracciar Ruggier vien la sorella; / con più rispetto sta l’altra donzella (ARIOSTO O.F. XLIV, 30)
2. sentimento che induce a riconoscere i diritti, il ruolo, la dignità, il decoro di persone o di cose e fa astenere dal recare loro offesa; l’atteggiamento o gli atteggiamenti che ne derivano: il rispetto di un luogo, della natura; portare rispetto a qualcuno, comportarsi educatamente nei suoi confronti; mancare di rispetto a qualcuno, offenderlo |tenere in rispetto, farsi rispettare, tenere a freno
3. osservanza scrupolosa di ordini, regole ecc.: rispetto del codice della strada
4. punto di vista, aspetto: la sua produzione scientifica è veramente notevole sotto ogni rispetto
5. breve componimento in versi di carattere popolare e contenuto amoroso, composto di quattro o sei endecasillabi a rima alternata e di una ripresa formata da una o più coppie di versi a rima baciata
6. (mar.) riserva, ricambio: i pezzi di rispetto dell’apparato motore
Etimologia: ← dal lat. respĕctu(m), deriv. di respicĕre, propr. ‘guardare indietro’, quindi ‘considerare, aver riguardo’.


Novembre 2013 dopo quattro mesi di fermo totale rientro al lavoro. Sono ancora sotto cura perciò ancora molto debole e infatti non riesco a guidare per andarci.

Dopo molto tempo, direi dal periodo della scuola, prendo l'autobus o pulmino. Nel salire c'è un po' di ressa ma riesco a sedermi proprio dietro il guidatore.

Guardo fuori dal finestrino, assorta nei pensieri che ho nella testa, questa testa che non si ferma mai, questa testa che pensa sempre troppo, questa testa che vorrei che ogni tanto si fermasse.

Sale un gruppo di ragazzi che parlano tra di loro con un tono decisamente alto.

Le conversazioni veramente banali ma il fatto è che ogni parola sono due bestemmie e/o imprecazioni veramente fastiodiose.

Porco di qui, porca di la....” ecc., improvvisamente nel bel mezzo di via Milano il guidatore inchioda bruscamente e tira il freno a mano a velocità della luce. Di scatto esce dalla sua postazione: “Adesso basta, basta, basta....se andate avanti con quei toni vi faccio scendere subito....maleducati cafoni...senza rispetto”.

Io sgrano gli occhi in segno di approvazione e penso “bravo”!

Ripresa la corsa i ragazzi se ne sono sbattuti altamente, il loro tono è rimasto comunque alto ma l'autista ha colpito nel segno ….non si è più sentita una parolaccia, nemmeno piccola.

Ripresa la corsa ho proseguito a guardare fuori dal finestrino e anche la mia testa ha ripreso a pensare e proprio sulla parola rispetto.

Ma dove si trova questo largamente sconosciuto rispetto? E mi chiedo perchè debbano esistere gli “irrispettosi”? Macinando macinando credo che alla fine la prima irrispettosa nei miei confronti sono stata proprio io. E ovviamente collego le cose....se io mi fossi amata di più....se io avessi rispettato il mio corpo....se io avessi.... ma alla fine è andata come è andata.

Però guardandomi intorno vedo poco rispetto che “gira sincero”....parlo del rispetto quello vero. Il rispetto dei sentimenti altrui, il rispetto verso decisioni altrui, il rispetto per il dolore altrui, il rispetto anche della felicità altrui, il rispetto dell'individuo ecc. e credo fortemente che alla fine dipenda sempre e solo dall'amore.

Il nocciolo è sempre quello. Quando c'è l'amore dentro tutto viene da se...anche il rispetto. Quando non c'è amore non è vero che c'è odio per forza, secondo me assenza d'amore = indifferenza. E l'indifferenza è il sentimento più spregevole, più brutto, più “assassino”, è il sentimento senza sentimento,.....e qui sono arrivata alla mia fermata e devo scendere... per fortuna perchè già sento arrivare un “pugno nello stomaco”.

Grazie a tutti dell'ascolto amici.

Colui che non sa niente, non ama niente.

Colui che non fa niente, non capisce niente.

Colui che non capisce niente è spregevole.

Ma colui che capisce, ama, vede, osserva.....

La maggior conoscenza è congiunta indissolubilmente all'amore....

Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole,

non sa nulla dell'uva.”

Paracelso

Tutto questo secondo me. Frensi
 
 
 

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