La
parola di oggi è “seminare/la semina”.
seminare
[se-mi-nà-re] v. (sémino ecc.)
- • v.intr. (aus. avere) [sogg-v] Fare la semina: mio padre sta seminando || fig. s. nella, sulla sabbia, non fare niente di solido
- • v.tr. [sogg-v-arg]
- 1 Spargere o interrare la semente: s. i fagioli; lavorare un terreno e spargervi i semi; anche con specificazione del prodotto: s. un campo a patate; in senso fig., diffondere, provocare qlco.: s. odio || nel prov. chi semina vento raccoglie tempesta, chi fa del male ne subirà molto di più
- 2 In una corsa, un inseguimento e sim., lasciare molto indietro qlcu.: il ladro seminò i poliziotti
- • [sogg-v-arg-prep.arg] fig. Spargere più cose su una superficie, farle cadere o buttarle qua e là: s. i vestiti per la stanza
In
questo ultimo anno ne stanno succedendo moltissime vicino a me. Cose
alle quali assisto e ne rimango sbalordita nel profondo. Litigi,
discussioni sterili, paranoie, separazioni, obblighi, maleducazione,
persone che odiano altre persone, persone che invidiano altre
persone, crisi. Sono convinta che ne rimango a bocca aperta perchè
la mia percezione di dette cose è cambiata radicalmente, con mia
grossa soddisfazione. In passato anche io ero nel “calderone di chi
spreca energia” in questo senso cioè negativamente.
Parlando
con una mia carissima amica però è saltato fuori un pensiero, una
lampadina.
Nonostante
si stia tutta una vita a comportarsi bene, avere rispetto, evitare
litigi, paranoie e quant'altro, nel momento in cui si fa qualcosa per
se stesse e ci si espone per la propria felicità (che ci dovrebbe
essere sempre per ognuno!) e quindi nel momento della verità si
vedono le spalle, rimproveri e giudizi proprio da quelle persone con
cui si è seminato bene ma davvero bene. E si rimane male. Si pensa
irrimediabilmente: non mi sembra di aver seminato male?
Il
detto dice: “si raccoglie ciò che si semina” ma oggi non ci
credo più, NE HO LE PROVE!
Allora
sorge una domanda: il famigerato perchè, che come mi è stato
insegnato è da evitare ma in questo caso non ce la faccio.
Perchè
dovete reagire così? Ho sbagliato forse solo il modo ma ho inseguito
per una volta la mia felicità. Allora perchè non siete felici anche
pochissimo per me?
Perchè
deve essere tutta apparenza?
Perchè
tutto deve per forza andare sempre bene? NON E' COSI'.
Perchè
soffocare i miei bisogni o sogni? Per far star bene gli altri? Non ci
siamo.
In
alcuni casi viene vista soltanto l'azione SENZA CONOSCERE niente
altro. E la risposta è non importa la tua felicità. Risposta per la
quale chiunque si meriterebbe un cazzotto sonoro in mezzo hai denti.
Invece non si dice nulla e si rimane in solitudine.
Il
detto dice: “si raccoglie ciò che si semina” non è sempre vero.
Si
semina bene, in maniera adeguata, si porta il sole, si annaffia
sempre quando serve, si tratta bene questa semina ma possono crescere
comunque delle erbacce velenose e marce e io credo perchè sono così
già sotto terra. Quindi quando le scopriamo rimaniamo basiti. Allora
cosa dobbiamo fare? A parte avere tanta tanta pazienza.
Strapparle
con tutta la forza e buttarle. Non servono. Ti tirano giù e basta. E
se proprio non si possono strappare e buttare quantomeno sappiamo
bene chi sono e le evitiamo e non ci facciamo influenzare. Vuoi
rimanere una erbaccia marcia e velenosa? Bene non è affar mio, non
mi preoccupo.
Vi
auguro di cuore che la vostra semina abbia un sincero e buon
raccolto, sempre.
Tutto
questo secondo me. Frensi.

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