La parola di oggi è "fede"
La
parola di oggi è “fede”.
fede
[fé-de] s.f.
- 1 Adesione religiosa a una verità rivelata non sensibilmente tangibile, persuasione dell'esistenza di un Dio: perdere, riacquistare la f.
- 2 Religione, credo, confessione religiosa: f. ortodossa, luterana; ideologia, pensiero: f. socialista
- 3 Il credere fermamente in qlco. o qlcu.: avere f. nel progresso; fiducia, credito: persona, notizia degna di f. || persona di poca f., che non si fida degli altri
- 4 Convinta osservanza di quanto è stato promesso SIN fedeltà, lealtà:mantenere f. a una promessa
- 5 estens. Anello nuziale SIN vera: portare la f. di matrimonio
- 6 Certificato, attestazione: f. di battesimo || far f., attestare, garantire |burocr. in f., formula con cui si conferma e si conclude una dichiarazione scritta
La
definizione migliore e oggettiva è la numero 5, direi!
Oggi,
lunedì, mi sono tenuta un pomeriggio di pieno rilassamento. Pranzo
con le amiche, un po' di lettura, di pc e di tv prima di andare a
prendere i bambini a scuola.
Sono
lì pacifica a rileggere il mio libro (work in progress) che mi
suonano alla porta.
Due
signori tutti vestiti di grigio cominciano a parlarmi di fede, di
offerte, di vita terrena ma faccio fatica a sentire, sono stordita
dall'abbaiare del mio cane e così li liquido in cinque minuti
rispondendo “che non ero interessata, di ripassare”. E Chiudo la
porta!
Poi
mi fermo un attimo a pensare e quasi faccio per richiamarli e una
volta avuta la loro attenzione, gridare: “fede? Mi volete parlare
di fede? Con tutto quello che succede per il mondo e nel piccolo di
ognuno tutti i santi giorni? Con tutto quello che è successo a me e
non è ancora finita? Mi volete parlare di fede? Ma sapete con quello
che mi è successo dove la metto la vostra tanto reclamata fede? Non
vi rendete conto forse, come può aiutare la fede? Come può aiutare
quando ti inettano il veleno e non hai altre alternative? E stai
male. Talmente male che vorresti morire. Quando ti tagliano per
asportare il tuo assassino che è li pronto ad ucciderti in silenzio.
Mi chiedo come? Ma andate a lavorare che è meglio e non a disturbare
le persone in casa propria..ecc.”.
Ma
non lo faccio!
La
penso e basta.
La
penso e sorrido perchè in realtà non la penso più così.
La
penso e mi viene il magone perchè l'anno scorso per un paio di
lunghissimi mesi sono stata veramente incazzata nera con il Signore.
Ero su tutte le furie e gli ho chiesto tante volte che cosa avessi
fatto di male per meritare un cancro. E per quanti sforzi riuscissi a
fare volevo a tutti i costi avere una risposta da Lui, un qualcosa
che mi dicesse: “ecco è per questo che ti è venuto”. Ma di
risposte non ce ne sono. E' capitato. Punto.
E'
capitato come può capitare un lutto, un incidente, un litigio e
tutte le cose brutte che succedono. Ma se vogliamo dirla tutta
capitano anche le cose belle. E' capitato anche se devo essere
sincera e sto facendo diversi “studi” per sapere se è legato a
qualche mia “interiora”.
Quindi
l'unica soluzione che ho trovato è stata quella di stringere i denti
e affrontare passo passo e piano piano ciò che era da fare per
attraversare quello che sarebbe presto diventato un ricordo.
Ho
avuto la fortuna di conoscere persone nuove e ho imparato che:
“La
vita non è quella che dovrebbe essere, la vita è quella che è. E'
come la affronti che fa la differenza.” Virginia Satir
Niente
di più vero. Ed è così, è così....dipende da come guardi, da
come elabori, da come apprendi...ed è tutto più facile. Provate!
Un
abbraccio forte amici.
Tutto
questo secondo me. Frensi.

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