La parola di oggi "giudizio"
La
parola di oggi è “giudizio”.
giudizio
[giu-dì-zio] s.m. (pl. -zi)
- 1 Ciò che si pensa di qlcu. o di qlco., valutazione che si dà su persone, fatti, ecc.: g. critico, equilibrato, personale, imparziale, obiettivo; esprimere un g. || a mio (tuo, suo ecc.) g., secondo me (te, lui ecc.)
- 2 Capacità di giudicare, di distinguere il bene dal male e, più in gener., di valutare persone e cose SIN discernimento, senno: persona di g.; buon senso, senso di responsabilità: ragazzi senza g.; avere g. || mettere g., cominciare a comportarsi responsabilmente
- 3 dir. Iter giudiziario nel suo complesso, processo: g. civile, penale; fase dibattimentale del processo penale: arrivare al g.; sentenza, verdetto emesso al termine di un processo: g. di assoluzione || citare, comparire in g., davanti all'autorità giudiziaria
- 4 estens. Decisione che conclude una contesa, che premia o castiga || g. di Dio, giudizio di innocenza o di colpevolezza desunto dalla conservazione o dalla perdita della salute o dell'integrità fisica al termine di ardue prove alle quali la persona sospettata veniva sottoposta; è detta anche ordalia | G. universale, secondo la religione giudaico-cristiana, quello che Dio emetterà nei confronti di tutti gli uomini alla fine del mondo
- 5 Decisione con cui una persona o un collegio giudicante assegna una vittoria, una promozione ecc.: g. della giuria
Era
un sacco di tempo che non pensavo a questa malefica parola! Poi una
mia cara vecchia amica improvvisamente mi ha fatto ripensare di come
e quanto la gente si impegna per “giudicare” qualsiasi persona e
qualsiasi situazione e qualsiasi cosa, in tanti casi senza conoscere
ne sapere!
E'
vero a volte capita anche a me di “sputare sentenze” senza
sapere, ma nell'immediato mi devo rimangiare la parola perchè
pensandoci capisco che non conosco e quindi me ne devo stare zitta.
Altre persone invece riescono persino a giudicarti solo guardandoti e
facendo delle espressioni e dicendo solo mezze parole! E cavoli come
mi incazzo. Mi sale proprio dentro una incazzatura così forte che
però butto fuori solo a metà, io credo per rispetto. Il giudizio
delle persone a te vicino è troppo importante e potrebbe ucciderti,
soprattutto quando sempre perennemente negativo. A che scopo? Perchè
non tentare di capire chi sta parlando e sforzarsi di non giudicare
per forza. Perchè non vivere “LEGGERI” invece di stare
li pronti a controbattere alla minima idea o pensiero? Eventualmente
diamo un giudizio se ci viene chiesto non “a prescindere”.
Quante
di queste persone sono in circolazione? Più di quante ne pensiamo.
In tanti casi sono vicino a noi talmente vicino che si rischia tanto.
Ma l'unica soluzione è quella di sbattersene anche se è difficile.
Ognuno è libero di fare e pensare quel che vuole. Io la penso così
e dico la verità, soprattutto da quando mi sono “resettata”. Il
giudizio non può e non deve guidare la mia vita. Allontaniamo queste
“carote” da noi e staremo meglio.
Buonanotte
amici.
Tutto
questo secondo me. Frensi

Commenti
Posta un commento