La parola di oggi è “passione”.

passione

[pas-sió-ne] s.f.
  • 1 L'insieme delle sofferenze subite da Cristo nel periodo che va dalla notte passata nell'orto di Getsemani fino alla crocifissione; estens. (e freq. con iniziale maiusc.) il racconto evangelico della passione di Cristo; opera o brano musicale che ha per tema la passione di Cristo || settimana di p., quella che precede la settimana santa, intesa come commemorazione dei patimenti di Cristo
  • 2 Grande sofferenza spirituale, morale SIN penatormentoquel ragazzo mi farà morire di p.
  • 3 Sentimento di grande violenza e intensità: essere accecato dalle p.
  • 4 Trasporto amoroso, forte attrazione erotica; anche, la persona che ne è oggetto: quella ragazza è stata la sua ultima p.
  • 5 estens. Inclinazione, interesse molto vivo per qlco.; anche, l'oggetto di tale interesse: avere la p. del giocola pittura è la sua grande p. || fare qlco. per p., per inclinazione o per diletto, non per interesse economico | fare qlco. con p., con grande dedizione e sentimento
  • 6 bot. fiore della p., passiflora

In questo periodo penso molto alla parola “passione”, una parola così carica di importanza e di significato. Pensare alla passione intesa come sofferenza spirituale, come insieme di sofferenze, mi fa venire i brividi!
Allora come sarebbe....ho appena passato nove lunghi mesi di “passione”?????
Naaaaaaaaa....a me è sembrato un periodo di dolore fisico e psicologico e basta.
Questo periodo lo battezzerei il mio “vaso di pandora”. Ecco, mi piace!
Come il vaso di pandora, pieno di “mali interiori”, di brutti pensieri, di problemi quasi inesistenti, di carenze immense incolmabili, aperto da un maledetto cancro per poi alla fine esplodere in cose solo positive-la rinascita.
UAO che visione. Mi piace e mi solleva. Ed ecco che ri-scopro la passione, intesa come interessi, come grandi e veri sentimenti, la passione per la vita.
Dove l'avevo lasciata? In un angolino della mia anima, schiacciata e tarpata. E la cosa grave è che io l'ho lasciata li, quasi dimenticandomene.
Perchè l'avevo lasciata? Dove era quella “pazzia”, quel trasporto verso la vita e le persone, quello slancio verso ciò che mi fa star bene, quella allegria che mi è sempre appartenuta, quella voglia che avevo di vivere. Dove avevo lasciato tutto?
E mentre lo penso e lo scrivo mi vengono le lacrime agli occhi perchè realizzo che in realtà non ho rischiato la vita con il cancro ma già altri “tarli” mi stavano “spegnendo”.
Ora ci stanno tanti, tantissimi chissenefrega. Ci sta l'indifferenza verso ciò e chi mi fa star male! Per cui dopo il 3 luglio dell'anno scorso sono andata nella mia anima e a poco a poco ho cominciato a tirar fuori dall'angolino la mia passione per la vita, senza guardare in faccia nessuno, e si sta così bene!
Mi piacciono molto le persone che non si tirano indietro di fronte ad una passione ma la vivono, colgono il momento e si buttano e si vede nei loro occhi che la stanno vivendo ...che so per un lavoro, un progetto nuovo, per un'amicizia, per un amore, per lo sport, per i figli, ecc..Così si vive.

Buona notte amici.

Tutto questo secondo me. Frensi



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