La parola di oggi è "tanto". Perchè come si reagisce alle parole sentite è importante.

La parola di oggi è “tanto”.
tanto
[tàn-to] agg., pron., avv., s. (si elide raramente davanti a voc., ma sempre nell'espressione tant'èha la forma superl. tantissimo)
  • • agg. indef. (generalmente anteposto al s.talvolta accompagnato dall'art. o dall'agg. quelloper maggiore enfasi)
  • 1 (al sing., con nomi di cose non numerabili) In grande quantità, molto, grande: c'era t. genteci vuole t. pazienzafa t. caldo; anche seguito dall'inf. di un v.: dopo t. lavorare non abbiamo concluso niente
  • 2 (al pl., con nomi di entità numerabili) In gran numero, molti: non avevo mai visto t. naviha t. problemi || t. grazie (o grazie t.), espressione di ringraziamento, talvolta ironica | t. saluti; t. (belle) cose!, comuni formule di congedo
  • 3 Troppo, eccessivo: questa pasta mi sembra t. || senza t. complimenti;senza t. cerimonie, in maniera brusca, senza troppi riguardi
Generalmente la parola tanto si associa alla quantità, alla moltitudine e alla grandezza.
Ho sempre pensato fosse così. “Ti voglio tanto bene” “ho riso tanto” “ho pianto tanto” “è tanto buono”....ecc.
Ma ricordando la mia vita, i miei trascorsi, spesso ho sentito dire questa parola associata ad ad un'alzata di spalle...che io chiamo le “spallucce”.
Ecco questa cosa l'ho sempre sentita e vista in risposta a mie esternazioni su situazioni di cui non si conosceva la risposta. Ad esempio: “chissà come sarà andato il mio esame a scuola....”. Risposta “tanto basta la sufficienza...(con spallucce annesse). Oppure: “mi scadrà il contratto di lavoro lo rinnoveranno?”. Risposta “tanto non lo rinnovano.(con spallucce annesse).
E via discorrendo.
Di fronte a dubbi, a speranze, a progetti, la risposta è sempre stata “tanto” con quel gesto odioso.
In pochi secondi viene distrutta la visione positiva, la trepidazione, il sorriso, la fiducia e la speranza di ciò che si desidera, di ciò che che con tutte le forze si vuole sia positivo perchè si è stati bravi, perchè è andata tutto bene quindi l'epilogo deve essere bello.
Insomma dalla mia faccia in pochi secondi spariva il mio sorriso e quasi quasi anche io pensavo “si meglio non sognare e sperare troppo”.
Le “mie ali” di fronte a ciò a poco a poco si sono chiuse completamente.
Sotto avevo rabbia, rancore, urli, pianti, il sentirmi sbagliata, la normalità, l'ottusità, gli infiniti perchè, il sentirmi brutta, i sensi di colpa, e tanti sentimenti piatti, negativi e statici.
MA QUANTO HO SBAGLIATO !
Però ho anche pensato che forse non era tutta colpa mia, forse queste “pare” mi erano state inflitte in fondo ero piccola, plasmabile. E se per anni ti fanno sentire brutta allora ti convinci che sei brutta; se per anni ti dicono che le cose che fai sono sbagliate è inevitabile che poi si ha paura a fare perchè sarà sbagliata qualsiasi cosa che fai e che non hai fatto niente di speciale; se per anni non ti “incentivano” a credere in te alla fine tu non credi in te.
Poi il mio corpo ha iniziato a “parlarmi” e con grande sofferenza ho passato ricoveri inutili, dolori alla pancia, bronchiti infinite, calo delle difese immunitarie,asma, attacchi di panico “fisici” come claustrofobia, vertigini, non ridevo più, nervosismo.....e infine, non so se può essere collegato, un cancro al seno che sto vivendo ora.
Insomma ORA QUANDO SENTO/VEDO QUEL TANTO DI CUI SOPRA HO IMPARATO A FARMI UNA SONORA RISATA E A FARMELO SCIVOLARE ADDOSSO. ANZI RIESCO ANCHE A RISPONDERE: “NO CAZZO ANDRA' TUTTO BENE, SARA' BELLO” E NIENTE E NESSUNO RIESCE PIU' A TOGLIERMI QUELLA POSITIVITA', I MIEI SOGNI CHE AVEVO ACCANTONATO, LE MIE SPERANZE E SOPRATTUTTO L'AMARMI.
Ho due figli stupendi e io e mio marito con loro siamo complici, lasciamo che le loro emozioni escano, facciamo in modo che abbiano sogni e progetti da realizzare, li lasciamo ridere e piangere e urlare quando hanno bisogno, facciamo in modo che tutto non finisca sotto le loro ali e insegniamo loro tutto, li coinvolgiamo sempre nelle cose belle ma anche nelle cose brutte perchè non si può negare che esistono anche quelle nella vita............di questo sono orgogliosa concedetemelo dopo quello che ho passato e sto passando.
Ho imparato a sognare di nuovo e ad assaporare ogni gesto, ogni rapporto con una intensità di vita forte (cosa che avevo perso perchè facevo le cose come un automa).
Insomma non so se nella sfiga e sfortuna più totale in fondo in fondo ho anche un po' di fortuna per la mia anima che rivede la luce.
E' come un po' il vaso di Pandora. Aperto la prima volta escono tutte le malvagità, le negatività, i mali ma aperto la seconda volta si libera la speranza e io aggiungo tutte le positività.

E con un grande smile affettuoso vi auguro la buona notte.


Tutto questo secondo me. Frensi





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